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21 aprile 2009 2 21 /04 /aprile /2009 11:01


La Parola

Ti strazia la parola

che vive dentro la dolcezza ingannevole

di amante, ognuno ne porta il segno,
un grido chiaro che inazzurra.
Ha carne di mistero, voci accese
al tremore delle palpebre.
Cresce in embrione e si rigenera
da sè, del suo significato indicibile.




 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il gioco finisce a luci spente         (in morte di Sirio Guerrieri)

La morte non concede proroghe,
sulla scena di un altro sipario
recita la vita nei minimi dettagli.
Qui è tutto nella capacità totalizzante
delle ossa di attutire i contraccolpi,
il gioco finisce a luci spente:
si chiude sul corpo martoriato.
La gioia di vivere è nel privilegio dell'ala,
quando tocca il cielo e vi s'ingloba,
come tuorlo al guscio che lo tiene stretto.
Dimmi, ancora, ti prego, del verde di maggio
che s'apre a profili di rondini,
dettami parole appropriate, le più abbreviate...
virgole dimenticate sulle strade del mondo,
mentre imperversa la necessità
di fuggire da noi stessi.
E' nel battesimo dell'ardimento, Sirio,
la virtù del coraggio.
Poi è sempre analogia il muoversi
tra parola e silenzio, il filo teso
nel vuoto ce ne darà la ragione.


La Spezia, 19 aprile,2009

 

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