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10 novembre 2009 2 10 /11 /novembre /2009 08:30

di Ninnj Di Stefano Busà

Andrà ora al vaglio del Senato, la legge che tutela la salute pubblica di oltre 40 milioni di americani, che a tuttoggi venivano coperti solo da Assicurazioni. Non si poteva concepire privazione dei diritti civili più antidiluviana e preistorica, perché con la crisi che ha inciso sulle finanze dell'intera popolazione degli U:S:A, venivano a cadere i capisaldi per avere una decente assistenza sanitaria. Chi infatti rimaneva disoccupato, chi non aveva risorse finanziarie, risparmi, o fonti di guadagno veniva tagliato fuori dalla Sanità Pubblica Statunitense e relegato ai margini, di una sorta di limbo dove non era prevista alcuna cura medica e la vita degli ammalati diventava un incubo.
Proviamo ad immaginarci noi italiani nei panni degli Americani, senza copertura sanitaria per il 40%.
Ma oggi Obama ha dato il colpo di grazia ad una legge ingiusta e arcaica che vuole rivedere l'intero protocollo e lo status di diritto delle cure mediche per anziani, indigenti, disoccupati.
Sarà una data storica, un vero appuntamento con il progresso e la revisione dei diritti umani, anch'essi calpestati da una Finanza fuori rotta, da un giro di speculazioni fuori controllo. E' tempo di mettere gli strumenti, le fonti di guadagno e le cose al servizio delle genti e non viceversa: come è avvenuto fino ad ora causando all'interno dell'intero sistema globalizzato e planetario un sovvertimento di valori e di procedure che niente hanno a che vedere con la giustizia e la morale. Ora passerà al vaglio del Senato la legge che prevede il riordino della spesa sanitaria pubblica per tutti gli Americani, sarà una cifra astronomica che farà tremare i polsi ai magnati del denaro pubblico, costretti a rivedere le sostanze della Nazione più ricca e progredita del mondo all'insegna dell'allineamento etico anche per quanto riguarda la salute pubblica e in difesa dei meno abbienti. Ora la parola passa al Senato e se la Grande America sarà ancora degna di essere Grande lo deciderà gli Organi del Parlamento e il protocollo ministeriale del governo Obama, che avrà dato il via, ad una svolta davvero epocale, ma soprattutto di giustizia sociale, di portata storica.

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