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27 marzo 2011 7 27 /03 /marzo /2011 18:31

di Ninnj Di Stefano Busà

 

Ho letto con piacere il nuovo lavoro di Walter Mauro appena dato alle stampe e in cui si evince tutta la sua verve e il suo particolare, unico e personalissimo mix,  nel quale si miscelano in dosi da autentico gourmet: la parodia, la militanza letteraria, la eccentrica, quanto memorabile struttura scrittoria di un Walter Mauro irripetibile.

Il volume riporta stralci e memorie dei quali lo scrittore diventa il protagonista di incontri con i vari personaggi conosciuti via via nel suo tragitto culturale e umano.

Non lasciano stupiti, conoscendo altri scritti di Mauro, la sua disinvolta e aderente concertazione di immagini, focalizzate sui tratti peculiari dei vari amici e conoscenti, propri del suo stile e della carica partecipativa con cui lo scrittore va a ritroso nel tempo. Tutti i suoi amici sfilano in modo naturale eppure intenso, così accattivante dal lato del lettore, da non poter fare a meno di evidenziarne la bravura per l'indelebile traccia  lasciata da ogni incontro.

La Letteratura è nel cortile è appena uscito nelle librerie con la Casa Editrice Giulio Perrone, ma ha già avuto ottima accoglienza di lettori. E non è solo perché Walter Mauro è uno dei massimi esponenti della Cultura oggi in Italia, ma è anche perché sa offrire a chi lo legge, una finestra di osservazione su una miriade di scrittori, di poeti, di filosofi, musicisti conosciuti lungo il suo tragitto culturale e umano, entro il quale condivideva molti interessi o lo legavano vere affinità elettive, tra le quali il jazz, il calcio, la letteratura, etc.

Walter Mauro è un personaggio a tutto tondo, oserei dire che si apre a 360° ad una interpretazione di tipo revival con anticipazioni su personaggi conosciti.

La biografia di Walter Mauro è densa di attività critico-saggistica. Non bisogna dimenticare che è uno dei più grandi esponenti della critica militante nel diorama culturale italiano. Sovraintendente della Società Dante Alighieri, ha trattato la critica come pane quotidiano, ha incontrato personalità di spicco come Moravia, Sciascia, Rafael Alberti, Garcia Lorca, Carlo Levi, Montale, Marques. Ha scritto molto su autori nostrani e anche stranieri come Baldwin, Sartre; si è interessato della Storia del jazz di cui è appassionato dedicando tre antologie al Blues, agli Spirituals e ai Work Songs, ha scritto una Storia sui neri d'America e Luis Armstrong. Il suo modo di rivivere i momenti cruciali dell'amicizia è spontaneo, allegro, mai chiuso in se stesso o vissuto con tristezza e rammarico. Il suo linguaggio ritrae tutti coloro coi quali è entrato in contatto nei loro aspetti quotidiani, nelle loro manie, nei dettagli di una partitura esistenziale che non vanifica la vita, l'amicizia quando esse sono intense, autentiche e appassionate. E' un percorso di scanzonato umorismo, di entusiasmi e di spericolate eredità a volte irripetibili nel loro stesso modus virtuale o non, di descrivere i rapporti umani. In ogni modo un lavoro di cesello, bonario e suadente, coincidente con la vita e le amicizie dell'autore, che ripercorre il suo itinerario umano entro un'aura che fa da cornice ad ognuno di essi e ne stimola la lettura eccentrica, a tratti anche ironica, ma con esiti felicemente raggiunti di superiore equilibrio letterario. 

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