Overblog
Segui questo blog Administration + Create my blog
2 dicembre 2009 3 02 /12 /dicembre /2009 18:24

di Ninnj Di Stefano Busà

TUTTO A FREDDO IN INSALATA


INGREDIENTI: 300 gr. alici freschissime (devono essere piccole), 2 limoni non trattati, 2 arance sanguinelle non trattate, 2 cucchiai di pinoli, 1 cucchiaio di noci, un mazzetto di rucola, 4 foglie di basilico fresco, 20 olive nere taggiasche, olio extravergine di oliva, sale e mezzo peperoncino, o 2 pizzichi di quello in polvere, aceto balsamico.

Pulite le alici, togliete la testa, lavatele e asciugatele bene con un telo da cucina. Spremete 1 arancia e i due limoni in una ciotola e lasciate in infusione a marinare col pesce per almeno 2 ore. In una ciotola elegante che porterete in tavola, raggruppate le alici marinate, la rucola lavata e asciugata, i pinoli, le noci tritate grossolanamente, le olive, le foglie di basilico spezzettate con le mani, condite con olio extravergine di oliva, una presa di sale, una presa di peperoncino spolverato sopra. Tagliate l'altra arancia a vivo e fatene fettine sottili per guarnire tutt'intorno la ciotola e spruzzate qualche goccia di aceto balsamico. Se si preferisce, spolverate sopra anche una presa di origano,

Condividi post
Repost0
2 dicembre 2009 3 02 /12 /dicembre /2009 18:08

di Ninnj Di Stefano Busà


PER CHI HA POCO TEMPO E VUOLE MANGIARE IN MODO APPETITOSO E SANO

INGREDIENTI: 500 gr. acciughe grosse, 4 scalogni, 1 spicchio d'aglio, 2 foglie di alloro, mezzo bicchiere abbondante di aceto bianco forte, farina, olio extravergine di oliva, sale e pepe in grani.

Pulite le acciughe dopo aver tolto le teste, asciugate su un telo da cucina o su carta, passatele in farina. In una larga padella antiaderente mettete 4 cucchiai di olio e soffriggete gli scalogni tritati finissimi, poi mettete l'aglio schiacciato, le foglie di alloro, lasciate per qualche minuto insaporirsi, poi togliete dal fuoco e mettetele in un piatto. Nella stessa padella con abbondante olio fate friggere le acciughe infarinate, riponetele man mano in un foglio di carta da cucina per togliere l'unto in eccesso. Riunite tutti gli ingredienti in padella, aggiustate di sale e pepe in grani e versate su tutto l'aceto. Lasciate in cottura per qualche minuto. Spegnete il fornello, e tenete le acciughe in infusione a intiepidirsi. Servite accompagnando con un Dindarello del Trentino bianco, o un Prosecco di Valdobiadene.

Condividi post
Repost0
2 dicembre 2009 3 02 /12 /dicembre /2009 17:47

di Ninnj Di Stefano Busà

INGREDIENTI: 8 fettine di fesa di tacchino, 8 fette di speck, 250 gr. ricotta fresca, 200 gr. spinaci o erbette ,1 scalogno, 1 spicchio d'aglio, un rametto di rosmarino, 60 gr. caciocavallo grattugiato, 2 cucchiai di pecorino grattugiato, 2 dita di vino bianco secco, olio extravergine di oliva, noce moscata, 1 bicchiere di latte magro, sale e pepe q.b

Battete le fettine col batticarne per farle ultra sottili, salate poco, spolverizzate sopra pecorino e caciocavallo grattugiati, adagiate sopra la fettina di speck, la ricotta mescolata con gli spinaci o le erbette che avete fatto scottare precedentemente in acqua leggermente salata. Arrotolate le fettine su se stesse a involtino e fermatele con uno stuzzicadenti. In una grande padella antiaderente andate a soffriggere l'aglio schiacciato (che poi leverete), lo scalogno tritato molto sottile, aggiungete al soffritto i rotolini di carne, spruzzate con vino secco che farete evaporare e aggiungete le fettine arrotolate, passandole prima nella farina.Lasciatele insaporire qualche minuto.
Irrorateli con un bicchiere di latte, aggiustate di sale e pepe e lasciate cuocere a fiamma moderata per 20 minuti. Servite il piatto caldo abbinandogli un vino Montepulciano d'Abruzzo Colle Moro.

Condividi post
Repost0
2 dicembre 2009 3 02 /12 /dicembre /2009 09:32

 Ecco, in Alda, la Poesia era la vita stessa, il sangue che le scorreva in vena e le offriva le opportunità rivelative di un sogno. Alda Merini era una mangiatrice di sogni, una mente creativa, fertile, un intelletto lucido che credeva fermamente nelle sue fantasticherie, nelle sue fantasie, una creatura viva, dall'ingegno affascinante, pieno di risorse umane, una donna che aveva dato tutta se stessa alla scrittura, alla letteratura, realizzando dal suo patimento personale il maggiore e più alto valore della parola.

 

  Un pezzo dopo l'altro, i migliori poeti che la Letteratura Italiana ci ha riservati se ne vanno. Prima è stata la volta di Mario Luzi, di Giovanni Raboni ora di Alda Merini, altra grande figura del '900 italiano. La vita e l'opera di Alda sono intrise del suo grande dramma, di quel suo dispogliarsi alla Fonte dell'indigenza spirituale, per dissetarsi ad una sorgente di Luce che difficilmente troveremo ancora in altri poeti.
Il suo magma, la sua immensa solitudine sono immersi in un'aura di grande oscuramento e di lotta, una lotta per la sopravvivenza, una sfida quotidiana al suo "mal di vivere" che l'avevano portato per dieci lunghi anni in internamento, lontano dal mondo e dalla poesia.
Alda era mia amica, aveva fatto parte del Comitato d'onore del Premio "Iniziative Letterarie" per diversi anni. Il suo ricordo rimarrà indelebile dentro di me, perchè non era affetta da nessuna rara follia, ma dalla passione di vivere, era presa dal desiderio di "darsi" al mondo, attraverso la parola lirica che era per lei un sicuro rifugio, il nido e la consolazione ad un disagio interiore che le divampava dentro come un fuoco, facendola apparire talvolta "strana", diversa, eccentrica, inaffidabile...
Ma posso assicurare, (io che la conoscevo bene) che la sua cosiddetta stranezza altro non era che la linfa vitale della sua scrittura. Se un fuoco ci arde, la scintilla e la fiamma diventano senza dubbio le ragioni più profonde delle sue ambasce: una sorta di epifania, un progetto di aspettativa nel futuro. 

Mi pare che non sia follia la grandissima passione letteraria di Alda, poiché risentiva della sua inquietudine e del suo malessere, ma non aveva distonie di genere psicogeno o paranoico.Talvolta mi confessava le sue pene e mi commuovevano il tratto umano, la sua forza, la sua capacità di contrastare la vita di tutti i giorni con "l'intelligenza del cuore", e di vederne le cose perfino in positivo. Era saggia Alda, una persona con un grande cuore che teneva in serbo le sue risorse vitalistiche, senza farsi travolgere dalle onde anomale dell'ordinario quotidiano.
La constatazione della sua malattia neurologica non ci allontani dalla sofferenza di un cuore puro, gentile, un cuore in grado di accettare ogni sacrificio in vista di una fede che in lei era incrollabile. Il dolore di Alda Merini era stato profondo e inalienabile. Una circostanza luttuosa per il suo spirito, e davvero sarebbe stato insuperabile per altri l'internemento, tranne che per Alda. All'interno della sua personalità vi rilevavo forze maieutiche che riuscivano a metabolizzare e trasformare il dolore in rassegnazione, qualche volta anche in gioia, perché lo scrivere le donava gioia, si sentiva viva pur nelle risorse cosmiche di un destino avverso, era profondamente attaccata alla vita e al senso mistico liturgico della fede in Dio.
Alda Merini ha sempre saputo lottare e redimere le colpe vere o presunte della sua anima, attraverso un bagno purificatore e catartico, che la calava nelle latebre più fonde per farla poi riemergere alla luce di una ipotetica resurrezione. Proprio come Cristo, ha saputo abbracciare la sua croce che non deve essere stata leggera neppure per uno spirito da "ape furibonda" come lei amava definirsi. I suoi numerosi scritti, le sue opere di narrativa e di poesia resterano a segnare il percorso di una grande e indefettibile fede religiosa, nella ragione ultima della vita, nelle imperfezioni e nei turbamenti o inquietudini che hanno contraddistinto il suo percorso esistenziale.

Alda non si è mai risparmiata, ha saputo superare la linea di demarcazione che la separava dal mondo esterno, attraverso il suo enorme ed eccezionale stato di grazia della sua vena artistica.
L'ultimo ricovero in ospedale, per la malattia che ormai la stava consumando, era stato per lei, (così restìa alla segregazione), un vero tormento. Ma ne intuiva la fine e, quindi accettava la tragica circostanza, con una luce interiore e una lucidità d'animo eccezionali. Alda conosceva il dolore, ancor più  di quello fisico, quello morale, e giustificava la sofferenza, il travaglio come drammatici episodi, smarrimenti, turbative dell'essere che servono per avvicinarsi a Dio. Con lei perdo una grande amica, una creatura adorabile che conosceva alla perfezione il patimento umano in tutta la gamma delle sfumature possibili.
L'Italia letteraria perde un pezzo importante della sua pagina culturale.  

Condividi post
Repost0
1 dicembre 2009 2 01 /12 /dicembre /2009 13:49

di Ninnj Di Stefano Busà

QUESTA INSALATA E' PER QUELLI PIU' GOLOSI MA ALLO STESSO TEMPO RAFFINATI ED ESIGENTI. I PALATI DIFFICILI TROVERANNO IN QUESTA RICETTA LA LORO SODDISFAZIONE

Ingredienti: 250 gr. di conchiglie grosse possibilmente colorate (ve ne sono diverse in commercio), 2 vaschette di frutti di bosco assortiti, lamponi, more, mirtilli etc.. 1 kiwi, 2 cucchiai di mandorle sbucciate e tritate, 1 noce di burro, 2 cucchiai di pinoli, 1 cucchiaio di miele, (a chi non piace può usare lo  zucchero 2 cucchiai), 2 pizzichi di vaniglia in polvere, qualche foglia di menta, sale.

Ponete sul fuoco la pentola con abbondante acqua salata per lessare le conchiglie.
In una larga padella antiaderente sciogliete la noce di burro, aggiungere i pinoli, e lo zucchero, fate caramellare un po' a fuoco molto basso, aggiungere la vaniglia, tutti i frutti di bosco interi lavati e asciugati, il kiwi a pezzettini e amalgamate per qualche secondo senza far cuocere gli ingredienti. Ponete in un padellino piccolo senza alcun condimento le mandorle e lasciatele tostare qualche minuto rigirandole continuamente, passarle nel mixer e tritarle grossolanamente. Incorporate al tutto le conchiglie scolate leggermente al dente. Spolverizzate sopra le mandorle tritate, decorate con foglie di menta. Servite in tavola su una bella ciotola con l'abbinamento di un ottimo bianco Chardonnay del Trentino moderatamente fresco. 

Condividi post
Repost0
1 dicembre 2009 2 01 /12 /dicembre /2009 13:23

di Ninnj Di Stefano Busà

INGREDIENTI: 200 gr. spezzatini di vitello, 200 gr. di salamini piccoli piccanti (si trovano al supermarket reparto salumi), 200 gr, spezzatini di maiale, 3 zucchine medie, 2 melanzane medie, 2 cipolle medie, 1 peperone rosso piccolo, 1 peperone giallo piccolo, 1 limone, 1 arancia, 4 cucchiai di Cognac, olio extravergine di oliva, sale e pepe q.b

Mettete in una ciotola con l'acqua le melanzane tagliate a dadini di media grossezza e lasciate spurgare l'amaro. Lavate tutte le verdure sotto l'acqua corrente, affettatele e tagliate a dadini le zucchine, i peperoni (dopo aver tolto i semi  interni e i piccioli), le cipolle tagliate a quarti. Riunite tutte le verdure in una ciotola, dopo averle strizzate e asciugate su un telo da cucina. Aggiungete sale e pepe e una spruzzata di olio con tutto il succo del limone. Infilzate con spiedini di legno lunghi (si trovano in qualsiasi supermarket) tutti gli ingredienti, carne e verdure, alternando colori in modo più decorativo e piacevole possibile. Mettere sulla placca del forno o in una teglia antiaderente gli spiedini, spruzzate sopra un po' di cognac  e lasciate cuocere per 30 minuti, controllandoli a vista. Nel caso si asciugassero, aggiungere un po' d'acqua. Disporre su un vassoio e portare in tavola, contornati di fettine di limone e arancia alternate, oppure potete servirli con un letto di lattughino fresco o di spinaci lessi conditi all'olio e limone. Un felice abbinamento di vino è un rosso Refosco del Friuli Barchiesi.

Condividi post
Repost0
1 dicembre 2009 2 01 /12 /dicembre /2009 12:56

di Ninnj Di Stefano Busà

LA MARMELLATA DI CIPOLLA E' UN'OTTIMA OPPORTUNITA' PER OGNI PIATTO. IN CUCINA PUO' ESSERE UN OTTIMO CONTORNO; PUO' SERVIRE PER I PIATTI IN AGRODOLCE E PER ESSERE SPALMATA SU CROSTINI DI PANE E IN MILLE ALTRI MODI

Eccovi la ricetta: prendete 2 kg di cipolle grosse, sono più indicate le cipolle rosse di Tropea. Affettatele sottili e lasciatele in infusione con l'acqua per almeno una notte, in modo che perdano il loro potere asprigno e irritante. Levatele dall'acqua, asciugatele su un telo pulito da cucina e trasferitele in una padella antiaderente con 80 gr. di zucchero, il succo spremuto di un limone, 6 cucchiai di aceto balsamico e una stecca di vaniglia aperta. Lasciate cuocere piano piano per almeno 15 minuti. Ponete le cipolle in vasetti di vetro puliti e asciutti, col tappo a chiusura ermetica, come fareste con le altre marmellate, capovolgete i vasetti, appoggiandoli sul coperchio in modo che fuoriesca tutta l'aria e conservateli in frigo. Staranno per alcune settimane. Potrete usare questa marmellata come vi aggrada. E' sempre piacevole al gusto e grintosa nei piatti che preparerete, perché diversa e molto gradevole. Può andare bene perfino come antipasto o contorno. 

Condividi post
Repost0
1 dicembre 2009 2 01 /12 /dicembre /2009 08:11

di Ninnj Di Stefano Busà

PIZZA  "FOREVER" - SAPORITA E SANA-  PUO' SOSTITUIRE UN PASTO COMPLETO

INGREDIENTI: 150 gr. farina di grano duro, 500 gr. patate, 1 scatola di polpa di pomodori a pezzetti, 60 gr. formaggio caciocavallo grattugiato, 2 mozzarelle medie (possibilmente di bufala), 2 cucchiai di capperi, 10 olive taggiasche, origano,olio extravergine di oliva, sale.

Lessate le patate e passatele con lo schiacciapatate, aggiungervi la farina setacciata con un passino, attenzione, (si deve setacciare per farle prendere aria), un pizzico abbondante di sale. Mescolate bene tutti gli ingredienti e fateli amalgamare. Deve risultare un panetto liscio e di consistenza omogenea. Su un piano di legno, sistemate un foglio di carta da forno, stendete il panetto sopra, ponete ancora sopra al panetto di pasta un altro foglio di carta forno e passatelo col mattarello in modo da formare uno strato di pasta sottile il più possibile. Togliete il foglio superiore di carta e distribuite sopra l'impasto tutti gli ingredienti a cominciare dai pomodori, allargandoli con una forchetta, poi la mozzarella tagliata a fettine, i capperi, le olive, spolverizzate sopra il formaggio grattugiato a grana larga, l'origano e passate in superficie un filo d'olio di oliva extravergine. Alzate la pizza insieme alla carta da forno, senza toglierla,  (vi verrà più agevole senza rischiare di spezzarla) e ponetela sulla teglia a piastra di cui è munito ogni buon forno, a 180° per 20 minuti. Sarà pronta, quando si formerà quella crosticina dorata e prelibata. Toglietela, lasciatela intiepidire qualche minuto e tagliatela con il tagliapizza a ruota, in modo che vengano delle belle fette nette. Servitela con un buon vino o birra. Il vino consigliato è un bianco Vermentino di Gallura fresco.

Condividi post
Repost0
30 novembre 2009 1 30 /11 /novembre /2009 16:20

di Ninnj Di Stefano Busà

INGREDIENTI: 400 gr. fettuccine all'uovo, 400 gr. cozze, 400 gr. vongole, 400 gr. cannolicchi, 200 gamberi, 200 polpa di pomodori, 2 spicchi d'aglio, mezzo peperoncino piccante fresco 1 bicchiere di vino bianco secco, 4 cucchiai di ilio extravergine di oliva, 2 ciuffi di prezzemolo, 2 bustine di zafferano, sale.

Intanto che mettete la pentola con molta acqua salata per lessare le fettuccine, andate a pulire tutti i molluschi molto bene, (se sono freschi passateli sotto il getto dell'acqua e lasciateli a mollo per 10 minuti. (Il mio consiglio è quello di usare i prodotti surgelati, ugualmente saporiti, sani e veloci). Mettete in una padella grande antiaderente con 4 cucchiai di olio l'aglio schiacciato e lasciatelo soffriggere leggermente, poi toglietelo, unite le vongole, le cozze, i cannolicchi, i gamberi puliti e interi, spuzzate il vino e lasciate evaporare. Aggiungete la polpa di pomodoro e il prezzemolo tritato. Lasciate cuocere tutto per 10 minuti. Scolate al dente le tagliatelle nella stessa pentola, lasciandole morbide d'acqua,  insaporiteli con le due bustine di zafferano che daranno molto colore alla pasta e ottimo sapore al piatto. Rimettete le fettuccine nella padella con il sugo, amalgamate bene tutti gli ingredienti, e in ultimo incorporate il mezzo peperoncino piccante tritatissimo, ponete le tagliatelle su un bel vassoio  da portata e servite in tavola il piatto fumante. Ottimo abbinamento risulta un bianco Est Est Est.

Condividi post
Repost0
30 novembre 2009 1 30 /11 /novembre /2009 15:00
di Ninnj Di Stefano Busà INGREDIENTI: 6 sgombri di 180 gr. ciascuno, mezzo bicchiere d'aceto, mezzo bicchiere di vino bianco secco, 1 carota, 1 cipolla, 1 costa di sedano, 2 cucchiai di capperi, 2 cucchiai di pinoli, 2 cucchiai di uva passa, 1 cucchiaio di farina, 1 bustina di zafferano, olio extravergine di oliva, sale e pepe. Mettete in ammollo nell'acqua l'uva passa. Lavate, eviscerate gli sgombri, infarinateli e fateli dorare da ambo le parti in una padella antiaderente con 4 cucchiai d'olio. Quando sono ben dorati, lasciateli su carta assorbente da cucina a perdere l'unto in eccesso. Nella stessa padella fate ammorbidire la carota, la cipolla e il sedano tagliati a piccolissimi pezzeti. Sistemate gli sgombri in un vassoio di portata, rovesciatevi sopra il trito, cospargete i pinoli e l'uva passa strizzata e asciugata. Fate addensare l'aceto e il vino bianco in cui avete disciolto lo zafferano, in un tegamino con un cucchiaio di farina, versate questo sughino sugli sgombri e lasciateli marinare per almeno 3 ore in frigo.
Condividi post
Repost0