di Ninnj Di Stefano Busà
Troppo comodo cavalcare l'onda dello sdegno, innescare una reazione a catena, che non si sa dove va a parare. Ma come si fa a convocare sit-in, convention, barricate, assemblee a furor di popolo? (si mettono in bocca discorsi a un ragazzino di 13 anni), quando, si sa benissimo (lo capirebbero anche i sassi), che l'ondata di sdegno è strumentale. Si vuole far passare per "patologia", l'eccessiva ondata di libertarismo sfrenato e di materialismo privatistici che fanno parte della new generation, è orchestrarla ad arte, per mettere in ridicolo, per far passare l'immagine del corruttore di minorenni, vilipenderlo, annientarlo sistematicamente, in maniera perversa e ossessiva.
Si mette in piedi una mastodontica gogna mediatica da brividi, si dà in pasto alle iene un solo uomo, come nell'arena, si fondano comitati, si pregettano convegni si inietta ostracismo odio nell'immaginario femminile, per ostacolate il bruto, per cacciare il male assoluto. Costoro (per fortuna, una minoranza) intendono combattere l'inquinamento morale della società in cui si vive, proponendolo come modello prededifinito di corrutela e di amoralità. Ma l'inquinamento viene da molto lontano.
E' il risultato di un atteggiamento socio/culturale di più ampio respiro, che non andremo qui ad indagare.
Il famigerato perbenismo facinoroso persegue una corruzione fantomatica, senza precedenti.
La questione morale non esiste, dal momento che trattasi, in tutto e per tutto, di -una libera scelta- fatta da donne in piena facoltà di intendere, di decidere della loro vita entro la sfera sessuale, dei loro comportamenti, ed eventualmente della loro condotta: donne che volontariamente scelgono, secondo coscienza, o magari <incoscienza> autodefinendosi, mettendovi la propria faccia senza pudore o vergogna, la propria immagine reiterata a 360°come carne da macello, per un progetto privatistico di interesse spicciolo e di opportunismo esistenziale, magari poco ortodossi, discutibili, disgustosi, ma certo, non da definire entro il fenomeno di una corruzione.
Se corruzione esiste, è solo socio/culturale. Il fenomeno va affrontato diversamente, va dibattuto, va arginato, partendo dall'educazione dei minori: bisogna dare nuove regole, inculcare nuovi modelli dettati da criteri di valutazioni differenti, riguardo alla scala dei valori e delle libertà o dei diritti, non ricercati né perseguiti nel nostro tempo.
Quello di voler cedere il proprio corpo per un bel gruzzolo di denaro è il mestiere più vecchio del mondo..
Un tempo si chiamava in altro modo il tentativo di circuire l'uomo per avere i suoi soldi, oggi vige una terminologia diversa, le definiscono "escort" ma parlano la stessa lingua sempre, sono esperte nel gestire ogni centimetro del loro corpo, (finché natura consente), le tariffe sono centuplicate, si spezzano i lacci della moralità per inseguire opportunamente i vantaggi che derivano dalla concessione del proprio status di diritto a prostituirsi.
Sì, avete capito bene, si cede il proprio corpo, (specie se piacente), per ottenere vantaggi e sostanziali miglioramenti di vita: mutui, posti di lavoro, progetti d'ogni genere, soprattutto far carriera facile, vivere agiatamente, con prodotti di abbigliamento firmati, auto di lusso e ogni sorta di comodità... Siamo alla rivoluzione dei costumi, non alla corrutela di un solo "individuo" : Il cambiamento è epocale, la crisi è del sistema moderno, della visione materialistica dei costumi, dell'egocentrismo imperante, del lassismo dei costumi, dell'abbandono dei valori.
Il discorso, però, cambia quando si tratta di coinvolgere Berlusconi, i gusti (magari discutibili) della sua sfera personale, allora si allarga a macchia d'olio il perbenismo, si strumentalizza la perversione del concetto etico, si prendono in prestito idoli di cartapesta di altri tempi, che non esistono più... Dove sono infatti: la verginità, l'innocenza, la lealtà, l'etica, il bisogno di verità, di purezza, di altruismo?
si distorce il principio del libero arbitrio, si omette la volontarietà di ogni azione umana, Si tirano fuori panzanate e allusioni, giustizialismi e intrusioni nella vita privata, che vanno al di là del dibattito mediatico. PER FORZA, se c'è da accusare un uomo che da 17 anni detiene il governo del paese, se si grida forte e chiaro alla corruzione, agli scandali, qualche eco rimane, qualcuno crederà, si va fino in fondo alla devianza intellettiva, fino a toccare con mano la irriducibile caparbietà degli esclusi, dei reprobi che fomentano la cultura del massacro.
Tutti sono d'accordo a tirare in ballo la questione morale, a gridare allo scandalo, a definirre corruttibile e disumanizzante il <mostro>, senza tener conto minimamente della libertà di scelta, di liberalizzazione della sfera privata. Ma nei confronti di chi è mossa questa azione di delegittimazione? Non certo delle donne, che non si possono ritenere offese se non conducono il mestiere dello scambio corporale, il problema è semmai sulle modalità del sistema, sulla interscambiabilità dei ruoli tra uomo/donna, se un numeri sempre più crescente di giovani donne giunge a prostituirsi poiché non ha più nulla da perdere...la ragione sta a monte, si deve ricercare nella societè, nei nuovi modelli di vivere, ma non si dia la caccia al "mostro" perché ci ridicolizziamo, diventa follia pura pensare che tutto ruota intorno a un solo uomo: del resto le vere vittime non gridano allo scandalo, non sono state coattate, obbligate.
Con Berlusconi andrebbero all'inferno, è lui che eventualmente le sceglie, ma in ogni modo non le obbliga. Sono le ragazze di oggi che si vendono al migliore offerente e, quale migliore offerente vi può essere di un potentato danaroso e anche generoso? che ha il solo torto di preferire < carne giovane> come giustamente farebbero tutti, anche i moralisti ad oltranza, anche quelli che lanciano frecce e strali avvelenati, contro l'uomo ricco e potente, proprio per questo invidiato, oltre ogni limite umano, oltre ogni possibile immaginazione, solo con l'intenzione pregiudiziale di arrecargli danno, di escluderlo dalla politica e di fomentare odio verso la sua "ipotetica" ma non provata perversione...