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8 gennaio 2013 2 08 /01 /gennaio /2013 16:54

 

di Ninnj Di Stefano Busà

 

Monti si è scoperto, ha buttato giù la maschera, ed è come se avesse detto testualmente: andate avanti, sporcatevi le mani...lo avete sempre fatto, io sto nelle retrovie e interverrò solo se mi conviene...

Ma vi sembrano parole, pensieri, gesti, di un premier, di uno che tiene a mettere a posto le cose in Italia? la giacchetta a questo ennesimo simulatore non gliela tira più nessuno e allora...s’immagina di recitare una parte di colui che si degna di essere tirato in ballo per necessità di patria. Ma chi crede di essere costui? I denari per non strangolare gli italiani con una tassa tanto iniqua quanto esorbitante li avrebbe dovuto tirar fuori dal dimezzamento dei partiti, dallo snellimento delle caste (sì proprio delle caste al plurale) perché in Italia vi sono troppi privilegi, troppe corporazioni, troppo scompensi, troppi: alt! chi tocca i fili muore. Avrebbe dovuto rimodulare i vitalizi, perlomeno abbassare i ladrocini nei confronti del popolo che sta sudando “sette camicie” per fare quadrare il pranzo con la cena.

Monti è un ibrido: pensate che doveva essere il “salvatore” e invece ne è l’esecutore fallimentare (come bene lo ha definito Di Pietro). La sua paga è superiore ai suoi meriti, quello che incassa è esorbitante e ha cominciato col fare gli interesse delle banche e dei magnati, non ha toccato patrimoni miliardari all’estero, non ha toccato privilegi di sorta ai suoi simili...e fin qui niente di male (potremmo dire che si fosse capito fin dal principio il suo metodo di condurre la politica).

Egli vuole entrare in politica, e lo si è capito da subito che non avrebbe mollato più l’osso. Ma ora sta facendo il gioco sporco, per non avere Berlusconi tra i piedi nella sua scalata, si vuole alleare alla sinistra; pensate uno di destra “realizzato e miliardario” come lui che vuol far intendere che si muove all’insegna degli interessi del popolo, con ideologie e visione da marxsimo travestito da burocrate non precisamente proletario, uno che come lui viene dall’elite del paese e trova nel suo mondo l’humus facile per attecchire. Ma ci chiediamo dove siamo arrivati? dove ci porterà questo vento di supremazia capitalistica travestita da popolismo? Davvero costui crede che gli italiani sono una massa di pecore e solo lui è il furbo di turno. “Chi viene dopo un anno, dovrebbe mettere l’IMU il doppio? ha pronunciato testualmente, nella conferenza stampa tenuta alle dimissini. Dà dunque per scontato che qualunque formazione politica vincerà non vedrà l’alba di 5 anni di governo? Il pronostico parla chiaro, le sue parole sono scandite, pronunciate con cautela, ponderate e scarse. Sa bene l’importanza delle sue sentenze ipocrite e menzognere.

Siamo alla frutta, di questo passo è indicativo il concetto (e lo dà per scontato) che egli solo è in grado di governare e che solo se tirato in ballo, se strattonato da tutte le parti, acclamato a gran voce, si degnerà di entrare in gioco e “buggerare” ancora gli italiani ingenui e le forze minoritarie che non vedono di buon occhio un ritorno di Berlusconi in campo e si alleerebbero con lui per distruggerlo. Berlusconi questa volta non vincerà, pagherà a caro prezzo le sue motivazioni poco azzeccate di averlo appoggiato per 13 mesi e poi averlo mollato solo in prossimità delle elezioni. Gli italiani non gli perdoneranno di averlo avallato, sostenuto mentre egli distruggeva l’italia e la polverizzava. Si metta dunque il cuore in pace. Anch’egli avrebbe dovuto fare le riforme tanto tempo fa, non avrebbe dovuto giocare “al quieto vivere”, a galleggiare per un intero anno del suo mandato, rendendosi ridicolo, puerile e in balìa di oscure forze...che lo hanno semidistrutto, facendogli perdere la stima internazionale. Un vero leader, uno che si sente capo di governo non deve andare tanto in basso, non può, non gli è consentito, oggi l’elettorato lo ha abbandonato e non lo voterà mai più. I giochi sono fatti, le carognate anche, e tutte sulla pelle degli altri; non c’è posto per i ripensamenti tardivi, le promesse fatte in punto di morte mentre il malato esala l’ultimo respiro. Anche Berlusconi ha sbagliato e molto...ora ci viene a proporre la cancellazione dell’IMU, tirando in ballo spese campate in aria che fanno rabbrividire, gesti aleatori, tardivi, che non hanno modo di convincere più nessuno. Perché non dice agli italiani?: Io ridimensionerò il parlamento, dimezzerò gli stipendi ai papabili, taglierò le gambe ai “vitalizi stratosferici, agli sprechi, metterò l’IMU sugli immobili del Clero, eliminerò la tassa della TV, non sovvenzionerò più tutta la stampa “indiscriminatamente” non solo quella di parte...Questi sarebbero discorsi seri, non blablabla, per non dispiacere sotto elezioni nessuno alleato probabile. Mostrando programmi ancora nebulosi, incerti, cauti, senza lme della ragione, non andrà da nessuna parte, resterà inchiodato al suo declino inevitabile.  Con questi presupposti  e progetti sarebbe più credibile, ma servirebbe anche questa volta controfirmare un patto con gli italiani, un patto inderogabile, quasi un vincolo di sangue coi pochi che ancora gli sono rimasti fedeli e non sono molti, personalmente indico come scala di misura un 19%. Se saprà giocare bene le sue carte, forse recupererà un 5%. Ma essere agguerrito simulatore non gli gioverà, la gente è allo stremo e questa volta non si farà ingannare dalle chiacchere, vuole fatti, vuole programmi e riforme vere, a lunga scadenza, non per navigare a vista, vuole lavoro, crescita, riforme migliorative, non distruttive sul lavoro, sulle imprese, sugli sgravi fiscali, sull’edilizia, sulla scuola, sull’immigrazione, sulla sanità (che a dire di Monti vacilla), vuole la contropartita all’esubero di tassazione con la quale viene stritolato ogni giorno di più, senza che niente funzioni nel paese delle banane. Così ci hanno ridotto le interferenze distruttive di un manipolo di politicanti da strapazzo che hanno pensato di rimpinzarsi a crepapelle senza portare nessun beneficio alla Nazione

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